Enciclopedia delle armi
CACCIA  DI  SELEZIONE



IL sito è dedicato a coloro che amano lo studio delle armi e della balistica e sono interessati ai problemi giuridici connessi all'uso delle armi.

www.earmi.it/default.htm

Il piazzamento del colpo

E’ molto importante la concentrazione al momento del tiro, soprattutto per osservare il modo in cui reagisce l’animale al momento in cui è colpito dal proiettile, cioè come “marca il colpo”.

Esaminiamo le reazioni di un animale a seconda di quale parte del suo corpo sia stata colpita:

Colpo alla testa:
Se lede il cervello si ha la caduta sul posto e la morte immediata.
Tuttavia questo è un colpo da evitare perché si corre il rischio di rovinare il “trofeo” o nel caso di errore, anche leggero, di colpire la mascella o la parte carnosa del collo.
Alla mascella il colpo può essere fatale, ma procura all’animale lunghe sofferenze (e c’è il rischio di perderlo). Si trova del pelo corto, eventualmente scaglie di osso o denti e sangue mucoso, mescolato a bava.

Colpo al collo:
A seconda della parte colpita la ferita può essere più o meno grave.
Anche in questo caso è da evitare il tiro intenzionale, salvo se fatto con estrema precisione, ad un animale ferito e vicino.

Vediamo alcuni casi di colpo al collo:

  1. Se è fratturata la colonna vertebrale, l’animale cade immediatamente paralizzato e si ha la morte in pochi minuti. Se colpito in punti vicini, l’animale si da alla fuga con movimenti caratteristici di scuotimento della testa;
  2. Se è colpita la trachea, si ha sangue rosso vivo chiaro, schiumoso con grosse bolle che l’animale, soffiando, proietta lontano, sovente in quantità abbondante e dai due lati della traccia. L’animale muore rapidamente per dissanguamento e soffocamento;
  3. Se sono toccati i grossi vasi (carotide e giugulare) si ha la presenza di sangue rosso, abbondante con morte rapida, ma l’animale può percorrere un centinaio di metri. Anche nel caso che siano stati lesi dei nervi, interessanti cuore e diaframma, si ha una fine rapida;
  4. Se è colpita la faringe o l’esofago si ha fuoriuscita di sangue poco abbondante, scuro, sporco, mescolato a residui di alimenti, colore verdastro. La scia di sangue è nella traccia e la ferita è fatale con tempi medio lunghi. Se è ferita una parte carnosa, la ferita non è grave benché possa provocare anche forti emorragie; l’animale resterà nel gruppo e potrà benissimo sopravvivere.

Colpo alla spalla e al torace:
Sono questi indubbiamente i colpi mortali per eccellenza poiché quasi sempre interessano organi vitali e provocano vistose emorragie.
La reazione dell’animale colpito in una di queste parti è di norma assai vivace: in genere si impenna o fa un sobbalzo sulle zampe, quindi parte di scatto a testa bassa per cadere fulminato dopo poche decine di metri.

Se è colpito al:

  • Cuore: si ha morte rapida con presenza di sangue rosso scuro abbondante, non schiumoso, talvolta con grosse bolle, ai due lati della pista. L’animale può fare al massimo 50-150 metri.
  • Parte bassa dei polmoni: si ha presenza di sangue rosso arancio schiumoso in abbondanza; che inizia a uscire, dalla ferita ad una distanza di circa 10-20 m dal punto in cui l’animale è stato colpito. Il sangue si può rinvenire ai lati della pista o in mezzo quando viene soffiato dalla bocca. L’animale muore rapidamente soffocato dell’emorragia polmonare; talvolta, prima di cadere, può impennarsi in un estremo sforzo di respirazione.
  • Parte alta dei polmoni: l’animale può percorrere anche 150 metri; l’emorragia è meno evidente e il sangue è come sopra descritto.
  • Colonna vertebrale: provoca l’immediata paralisi e l’animale cade sul posto e muore rapidamente; sangue rosso, abbondante. (N.B. se la colonna viene solo “sfiorata” e vengono interessate le apofisi delle vertebre, l’animale pur cadendo come fulminato si rialza qualche istante dopo per fuggire rapidamente).
  • Colpo al fegato: gli effetti di questo tipo di colpo possono essere diversi a seconda dei casi. Il sangue rosso scuro a grosse gocce, visibile a pochi metri dal punto in cui l’animale è stato colpito da entrambi i lati della traccia, con tendenza ad aumentare con il rallentare del passo dell’animale. Esso talvolta è miscelato con particelle di fegato granulose. Nel caso in cui il fegato sia stato fortemente interessato, esso esplode con conseguente fortissima emorragia (vena cava) e danni sensibili agli organi vicini.La morte è rapida (al massimo dopo un’ora) e dopo 100-200 (400) metri dal punto in cui è stato colpito. La ricerca va intrapresa dopo un’ora (eventualmente due).

Colpi nella regione addominale:
La prima regola è quella di lasciare l’animale in pace, nel suo letto di morte. altrimenti, esso può percorrere lunghe distanze.

Vi sono tre casi:

  • Colpo a stomaco e prestomaco: l’animale può fuggire anche lontano e la morte sarà lenta e interverrà come conseguenza di infezioni e peritonite. Se solo questi organi sono perforati, l’animale non accusa il colpo. La ferita da emorragia dopo 20-30 m, anche se poco abbondante, di colore chiaro contenente, avanzi di nutrimento verdastri. Se la milza è stata interessata dal colpo, il sangue sarà più abbondante, scuro e a grosse gocce. Si tratta di una ricerca difficile, che va intrapresa non prima di 7ore.
  • Colpo all’intestino: i danni al selvatico sono sovente notevoli poiché i prodotti in fermentazione contenuti nell’intestino sono poco comprimibili e di conseguenza trasmettono violentemente a tutto il sistema nervoso dell’animale l’onda d’urto del proiettile.La morte non è immediata, ma sopraggiungerà dopo una lunga agonia. Al colpo, la. reazione del selvatico è spesso una “scalciata”. Normalmente si arresta più volte nell’allontanarsi, si inarca, guarda indietro e cerca di coricarsi non appena trova un riparo. Il sangue è scarso, di colore scuro, acquoso e mescolato a sostanze digerite verdastre finemente frammentate. Anche in questo caso si tratta di una ricerca difficile da non intraprendere prima di 7 ore.
  • Colpo ai reni: l’animale flette il treno posteriore, cade e si rialza, e inarcando il dorso si allontana al passo o leggermente trotterellando. Non tarda a coricarsi. Il sangue è rosso scuro, poco abbondante e a gocce grosse; talvolta non vi è fuoriuscita di sangue in quanto esso rimane nella cavità addominale. L’animale muore dopo poche ore, ma con grandi sofferenze. La ricerca va intrapresa non prima di 4 ore.

Colpo ad un arto:
Se viene colpito nella parte alta e, soprattutto se due degli arti sono interessati dal proiettile, l’animale cade sul posto. Se solo un arto è fratturato, l’animale si flette sulla parte colpita e fugge zoppicando o trascinando l’arto colpito. Se l’arto colpito è il posteriore, l’andatura sarà più lenta.
Appare sulla traccia attorno all’impronta dello zoccolo del sangue rosso e abbondante, talvolta si trovano frammenti di parti ossee.
Se colpito nella parte inferiore dell’arto, le reazioni sono di tipo analogo, ma la ferita è meno grave e l’animale può guarire anche bene pur restando, talvolta, mutilato nell’arto.
Si tratta di uno dei pochi casi (cfr. anche colpo alla mascella) in cui la ricerca , molto difficile, va intrapresa immediatamente.

Colpo di striscio, ovvero sulle parti carnose o muscolari:
Salvo casi di vistose emorragie, questo tipo di ferita è in genere poco grave e guarisce abbastanza bene, soprattutto con clima freddo. Le reazioni al colpo sono talvolta violente e sproporzionate all’entità delle ferite.
Se è interessata la parte superiore del corpo, l’animale si abbassa bruscamente, se invece è la parte inferiore a essere interessata esso si impennerà e questo effetto sarà tanto maggiore quanto più la palla sarà stata radente e di conseguenza meno pericolosa.
Qualora la palla tocchi il suolo nei pressi dell’animale proiettando su di esso terra o detriti, la reazione potrà essere analoga.
Perciò un sobbalzo dell’animale non è sempre indice di un colpo andato a segno.
Il sangue di origine muscolare è rosso vermiglio, talvolta abbondante, ma l’emorragia tende a diminuire rapidamente.

Quasi sempre la guarigione è perfetta a meno che l’emorragia non sia stata tale da debilitare notevolmente il fisico.                                                            



in evidenza